sabato 10 settembre 2011

Plenilunio



La notte è calata sull'isola. Il mare è calmo, immobile. Appena una brezza accarezza il volto del mago, silenzioso a guardare il mare. Seduto comodamente in terrazza, contempla la notte. Pochi pensieri girano per la sua mente, per una volta... è pacificato, se non sereno. Alza il calice di idromele alla luna piena, che rende il mare luccicante come una tavola di cristallo. Si concentra, scende in se stesso a toccare il centro del proprio potere, per sentirlo, ampliarlo, farlo espandere in tutto il suo essere. Allarga il centro, formando un cerchio magico attorno a sé. Respira, lentamente, assorbendo dal mare e dalla luna il potere insito negli elementi, nell'aria, nella terra, nel fuoco, nell'acqua vastissima che gli si para di fronte. Rilassato, allarga la sua coscienza a percepire gli esseri che si aggirano attorno e sopra l'isola, umani, animali, sovrannaturali. Due sirene nuotano al largo, mentre qualcosa di angelico si percepisce aleggiare sopra Nantucket, benevolente e protettivo. Il mago assapora queste sensazioni, lascia che lo colmino, appagandosi del gran serbatoio di energia che il corpo vivente del pianeta riversa quotidianamente in tutti gli esseri, senzienti e non. Se ne riempie, ricarica le pile, rilassa la mente ed il corpo. Il tempo scorre senza che si accorga, come una goccia di acqua su una superficie impermeabile. La notte si infittisce, e la luna infine tramonta, tuffandosi nel mare che annerisce, lasciando solo un cielo trapunto di stelle, pronto per esser presto schiarito dall'alba. Il mago riassorbe in sé il cerchio, richiude le porte della percezione, torna in se stesso, lentamente, con calma ed inesorabilmente. In silenzio si sgranchisce, alzandosi, sorride e torna in casa, per concedersi finalmente alle braccia del sonno.

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