lunedì 20 febbraio 2012

La mia vita si è adagiata nel silenzio... ma non è sempre stato così. C'è stato un tempo in cui non sapevo nemmeno cosa volesse dire dormire due notti di fila sotto lo stesso tetto. Un tempo in cui la brama di potere e di conoscenza si divorava tutte le mie capacità, tutta la mia volontà, tutto quello che ero e sentivo era proiettato dentro la ricerca, il desiderio, la brama accecante di potere e di controllo. Un tempo in cui in alcun luogo, con alcuna persona riuscivo a trovare pace, a sentirmi appagato.
Ora... mi sono abituato al silenzio, alla solitudine della mia casa. Al fatto di avere un posto dove tornare, qualcuno che mi attende. Al punto da non riuscire quasi a riconoscermi, quando mi guardo proiettato nel passato.
Ora questa casa invasa dai libri, dal pelo del gatto, dal chiacchiericcio di Cletus, infine mi rassicura. Mi concede il lusso sempre negato di avere un posto dove tornare, un luogo da chiamare casa, qualcosa che sovrasta persino il mio eterno bisogno di novità, di ricerca, di un altrove dove recarmi.
Infine il potere che cercavo l'ho ottenuto, ed è su me stesso.

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