giovedì 18 febbraio 2010

Bellatrix

Non mi sono dimenticato di te.... tu che sei stata la mia alleata più forte, la mia seguace più devota... Bellatrix. Ti sogno, talvolta... nelle notti più nere, torni a visitarmi. Il tuo volto è sempre stravolto dalla rabbia, mi accusi di aver tradito la causa, di aver vanificato la tua morte.
Non so darti torto, Bellatrix.
E' così, sopratutto ora che osservo il mondo dall'alto del Faro di Nantucket.
Ma non lo rimpiango, sai? Ora che ho visto anche io l'altra parte del velo, penso che non ci fosse altra via che abbandonare la strada che ho seguito per decenni, e tentarne un'altra.
Non l'ho mai confessato ad anima viva. Ma io ricordo l'altra parte del velo. So cosa mi attende, dopo la morte, per quello non ne ho più paura. Prima non lo sapevo, ma ora si. Per certi versi, non vedo l'ora di tornarvi. Venir riportato in vita è stata la violenza gratuita più feroce che mi abbiano fatto, dopo quella di avermi lasciato orfano. Mi sento perpetuamente di passaggio e non posso farci nulla. Sono sempre stato estraneo alla vita, ed ora lo sono sempre di più. Partecipo come un giocatore di riserva. Sono sullo sfondo, dopo aver cercato per tutta una vita di essere il protagonista, convinto che fosse il solo ruolo che mi spettava, che mi fosse stato levato, ma dovesse esser mio. Non ne sono più convinto, ora.
La morte iniziatica... è parte del percorso magico, ma io ho sperimentato la morte veramente. Sono sopravvissuto a me stesso, mio malgrado. Ed ora solo tu, Bellatrix, vieni ancora nei miei sogni a ricordarmi chi ero. So cosa vuoi dirmi. Ma non è un tradimento, no, è una trasformazione, necessaria, indispensabile.
Ora, solo ora io ho trovato un'altra faccia di me stesso... e malgrado sia così diversa da ciò che ero, mi rendo conto che essa esisteva già allora in me, sopita, dormiente. Ha potuto emergere solo ora che ho spazzato via la precedente, e non ci crederai, ma sto molto meglio con me stesso ora, di quanto non ci stessi prima.
Ti ricordi, Bellatrix? Quando ti infilavi nel mio letto fuggivo subito dopo la fine del rapporto. Non volevo permetterti di pensare di aver conquistato nemmeno un barlume di intimità con me. Non ero capace di dartene. Ed ora che nella mia vita è entrata una compagna, mi ritrovo ad amare quel momento di intimità che c'è dopo aver fatto l'amore, quando il corpo appagato lascia spazio alla comunione delle anime. Lei mi crede passionale ed ardente, visto quante volte giochiamo al gioco dell'amore. La verità è che adoro arrivare al dopo... alla pace dei sensi, alla comunione dello spirito, che non avevo mai conosciuto prima.
Ora, solo ora, adoro essere solo un uomo, semplice, nudo spiritualmente, prima che fisicamente.
Il tuo fantasma nella mia memoria non è una minaccia, Bellatrix, è un avvertimento. Mi rammenti ciò che sono stato e non voglio mai più essere. La tua presenza mi mantiene sempre vigile, un passo indietro. Ti devo persino ringraziare per questo, incredibile ma vero. Mi eviti di dimenticare che cosa sono stato, di perdere le tracce della mia nuova strada.
Ed a te, mia Dea dai capelli rossi... devo il piacere di vivere, anche contro il ricordo di cosa ho lasciato oltre il velo. Sei il solo motivo per cui resto da questa parte della soglia di pietra, la sola cosa che mi fa tenere alla vita. Mi hai fatto capire per cosa sono stato riportato in vita, per quale ragione mi hanno accidentalmente restituito più anima di quanta ne abbia mai posseduta in tutte le mie esistenze. Non ha importanza quanto tempo mi rimane, prima di tornare oltre il velo, ora non penso più sia troppo. Ora non ho più voglia di saltare dal faro nelle acque gelide dell'Atlantico, per tornare a casa, oltre il velo. Voglio restare, godermi ogni attimo con te.

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